Questa mattina, in quel di Lagonegro, si è tenuta la prima sessione d’esami al liceo scientifco.
Forte dei sui 37 punti complessivi (risultato della somma dei punteggi delle prove scritte più la "ragguardevole" cifra di punti di credito accumulati durante il corso del triennio, ben 11), il maturando Domenico Gugliotti, in arte MIMMO, si accingeva, senza esitazione alcuna, a sostenere l’ultima battglia. Quella decisiva.
"23 punti, ne servono solo 23", ripeteva a se stesso.
Non posso, mio malgrado, capire quali emozioni e sentimenti albergavano nella sua mente una volta seduto su quella sedia. Posso però riportare qui di seguito una frase del nostro paladino, pronunciata durante un conciso faccia a faccia avuto con la Presidente una volta che l’esame volgeva al termine. Quando le acque si stavano calmando, per intenderci.
P.: Gugliotti, cosa pensi di fare l’anno prossimo?
D.: Eh, dipende…
P.: Da cosa dipende?
D.: Beh..cioè, vorrei entrare nella sanità..ma…
P.: Eh, lì c’è tanto da studiare. Bisogna mettere la testa a posto. Bisogna studiare. [sorriso mordace]
D.: Cioè, sì, dipende…
P.: [sorrisetto] Da?
E qui qualcuno già temeva che l’interrogato rilasciasse una delle sue perle. Certo non lo si sperava, per il suo bene.
Avvenne.
D.: si mo’ m’ttit’ ‘sto s-sant’ = se me lo mettete questo (benedetto) sessanta!…
Risate.
Silenzio.
"Va bene, può bastare", sentenzia la Presidente. E’ la liberazione per il nostro beniamino. Mimmo si alza, si gira, scorre con gli occhi le nostre espressioni. Saluta: esce.
Fine della storia.